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Il trappolone delle Iene


Giorgio Ambrosoli
Le Iene di Italia 1 si occupano di Barletta, non per la crisi che attanaglia ormai da anni uno dei pochi poli industriali pugliesi, ma per i versamenti in nero fatti ai palazzinari al momento dell’acquisto di una casa. Problema simile a Milano per gli affitti dei locali commerciali, ma per le Iene la politica è responsabile solo in un caso.
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La settimana scorsa, le Iene hanno portato a compimento un altro dei loro celeberrimi colpi, scavando nel malcostume politico (il più delle volte) e civile. Questa volta hanno rubato il posto a Fabio e Mingo, più soliti a sferzare i politici da queste parti, e son venuti in missione speciale addirittura a Barletta, ad occuparsi di una delle tante piaghe che affliggono il Tacco d’Italia: gli abusi dei palazzinari nei confronti di chi intende comprare una casa.
Hanno filmato, in stile telecamera nascosta, un nutrito numero di approcci con i costruttori locali, fingendosi acquirenti, per scoprire quello che è noto almeno da qualche decennio, ovvero che i prezzi della case dichiarati negli atti di vendita non corrispondono al vero, che i valori catastali degli immobili sono molto al di fuori di quelli venali e che su questa deficienza dell’Amministrazione dello Stato ci marciano un po’ tutti, dai costruttori edili agli acquirenti. Non per niente nessuno si è mai permesso di denunciare un palazzinaro per avergli richiesto un pagamento in nero, anzi alcuni sono perfino contenti di non versare all’Erario quanto dovuto, visto che le tasse le pagano sia acquirenti che venditori.
La puntata su Barletta è del 20 marzo, mentre il 27 le Iene rimangono nel loro territorio e vanno a far visita ad un’altra categoria di conclamati evasori (i commercianti di Corso Buenos Aires a Milano), non per gli introiti che non dichiarano o per gli scontrini che non battono, ma per gli anticipi sugli affitti che versano in nero per i locali in cui tengono i loro esercizi. Altro che Barletta, le somme sono da capogiro, i proprietari dei locali, con le facce travisate dalle telecamere, richiedono cifre astronomiche, centinaia di migliaia di euro, spesso, tanto che le Iene azzardano una stima, concludendo che forse solo in quella strada quasi 10 milioni di euro vengono occultati alle Agenzie delle Entrate. E’ naturale pensare che se quei guadagni alimentano il circuito del nero, i commercianti saranno a loro volta costretti in qualche modo a dover ricorrere al nero nei loro rapporti con il fisco, almeno per recuperare quanto perso.
Le Iene cosa fanno allora? Corrono dal sindaco della città, Letizia Moratti? Corrono dalla Guardia di Finanza a mostrare i filmati? Vanno a trovare alla loro maniera il Direttore dell’Agenzia delle Entrate? Intercettano il Ministro Tremonti per farsi spiegare come mai nessuno prima di loro abbia avuto simili curiosità? No, nulla di tutto questo ci viene mostrato. Ascoltiamo semplicemente uno di loro mentre pronuncia la rituale frase: e lei, Ministro, dov’è?

Diverso è il trattamento che i terribili giovanotti nero vestiti hanno riservato al sindaco di Barletta, invece. Sono andati a trovarlo nel suo ufficio, gli hanno mostrato le immagini choc e poi lo hanno tempestato di domande del tipo: ma lei non sa nulla di quello che accade nella sua città? Il Sindaco, visibilmente imbarazzato, ha farfugliato qualcosa, per un attimo ha ricordato ai suoi ospiti di non avere i poteri della Guardia di Finanza. Ma le Iene hanno insistito: le licenze edilizie le rilasciate, però? I sindaci, come sanno i più avveduti, non rilasciano di proprio pugno alcuna concessione, lo fanno i dirigenti dell’Ufficio Tecnico comunale. Compito della politica è decidere l’assetto urbanistico della città, definendo le aree da destinare ad edilizia residenziale, le aree verdi, quelle per le attività artigianali o industriali. Possono proporre e far approvare varianti al Piano Regolatore Generale, ma le licenze non le firmano loro, né tantomeno potrebbero bloccare l’attività edilizia per i pagamenti in nero che gli acquirenti fanno ai palazzinari. Se fosse configurabile un reato, magari penale ad esempio, si dovrebbe fare i conti con quell’articolo della Costituzione della Repubblica italiana che sanziona la responsabilità penale come personale, quindi non estendibile a classi o categorie.
I ragazzotti di Italia 1 - TV notoriamente di proprietà del Presidente del Consiglio, nonché padre padrone di Forza Italia (da un giorno PDL), quindi oggettivamente imparentati con il Sindaco di Canosa, Francesco Ventola, di Forza Italia, candidato presidente della BAT proprio per il PDL - hanno fatto lo scoop in una duplice incredibile occasione: mentre il loro principale si affannava a far passare il piano casa che permette di aumentare del 20 o 30 per cento le cubature degli edifici senza autorizzazioni del Comune, ma semplicemente con una dichiarazione firmata da un ingegnere, da un architetto o da un geometra; a poco più di due mesi dalle elezioni.
Il messaggio subliminale che ne è derivato è devastante. Si fa cadere il mito che le giunte di centro-sinistra amministrino meglio le città e che siano prive di connivenze con le classi padronali per eccellenza, quelle che più di tutte hanno interesse nelle pubbliche amministrazioni: gli imprenditori edili. Saviano lo aveva spiegato molto bene in “Gomorra”. La ricchezza nasce tutta da lì, dal mattone e, con la ricchezza, il potere. Dimostrare che Destra e Sinistra siano tutti alla stessa maniera impotenti e conniventi con i costruttori, significa annullare quel gap, quel grado di differente moralità che potrebbe esserci tra un Ventola condannato per abuso d’ufficio a otto mesi in primo grado, ed un amministratore tipo della parte politica avversa come Maffei, che di condanne non ne ha ed è ben considerato come sindaco nella sua città. Nella notte in cui tutte le vacche sono grigie, diventa difficile distinguerle.

Esiste, dunque, un rapporto organico tra i giovanotti di Italia 1 che si ricordano di Barletta solo ora ed un sindaco che dimostra una volta di più la sua potenza di dimensioni sovra regionali?
Non si può dare una risposta compiuta, mancano i riscontri oggettivi, ma questa somma di coincidenze rappresenta sicuramente un fatto e desta numerosi sospetti. Rappresenta un fatto che organizzazioni neutre come le parrocchie facciano da supporto alle domeniche ecologiche in piena quaresima, con contorno finale di lustrini, comici o ballerine. Lascia molto perplessi la somma sicuramente non irrisoria che il Sindaco sta spendendo per la sua campagna elettorale. Tutti quesiti e domande intriganti in cui pochi giornalisti (nessuno per la verità) si cimentano. Rimangono le Iene con il loro finto giornalismo comico di inchiesta a senso unico.

Pubblicato il 29.03.09 h 17:55
Modificato il 25.11.09 h 15:48

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