Riceviamo e pubblichiamo un articolo della dott.ssa Serena Stringari su quanto sta accadendo in Iran soprattutto a carico delle donne, ma non solo. Nella rete del regime islamico sono finiti anche intellettuali, giovani manifestanti, un po’ tutta la società civile iraniana.
La pandemia non è solo un esercizio di medicina o biologia in cui vince chi è più bravo a trovare prima la cura o il vaccino giusto e poi magari diffonderlo in tutto il mondo a suggello della fratellanza tra i popoli.
Davide Casaleggio, figlio del fondatore del M5S, rilascia un’intervista al giornale “La Verità” in cui profetizza la scomparsa del Parlamento italiano tra qualche lustro. Boutade estiva?
Le modifiche alla legislazione sul lavoro sono una costante degli ultimi vent’anni. Il Jobs Act renziano rientra tra quei diversivi a cui siamo abituati. Ciclicamente qualcuno si illude di movimentare il mercato del lavoro cambiandone le regole e magari per un po’ funziona.
Da competitor alle Primarie di coalizione del 2012 a vincitore di quelle del PD del 2013, a capo del governo nel 2014. La strepitosa carriera di un giovanotto che nel suo curriculum politico, prima di allora, poteva vantare solo la presidenza della Provincia di Firenze e la sindacatura della medesima città.
Quattro ben assestati sì per dire no ad una classe dirigente di destra insensibile, tracotante, spesso arrogante, che ha dimenticato il gusto del rischio e la passione per il Bene Comune.
Si chiude vittoriosamente una delle campagne referendarie più osteggiate della storia della Repubblica. Hanno vinto i sì non senza passare per un percorso piuttosto travagliato, in cui le istituzioni hanno operato per far mancare il quorum.
Il M5S è di destra o di sinistra? Loro non si considerano appartenenti ad alcuna delle famiglie politiche tradizionali, si ritengono al di sopra. Il problema semmai è di chi vorrebbe catalogarli sulla base del programma. E lì qualche abbaglio è stato preso.
Il M5S è il vero vincitore delle Politiche 2013. Ma i leader del movimento si rifiutano di assumere responsabilità di governo nonostante non esista una situazione migliore per realizzare riforme che si attendono da decenni. L’idiozia politica al potere.
Si scrive accordo sulla produttività, ma si legge salto nel buio. In cambio di qualche agevolazione fiscale, si concedono alle aziende strumenti che fanno compiere alla lotta politica e sindacale passi indietro di qualche decennio, e tutto in nome di un malinteso senso della modernità.
Torna il Caimano impunito con le sue idee strampalate. Ma è a sinistra che la discussione sembra essere più lacerante, tra primarie, regole non ancora definite, coalizioni estremamente mutevoli. Più che una festa decisoria del candidato premier, sembra un congresso mascherato dai risvolti imprevedibili.
Gli utili idioti
Fantapolitica vers. 3
Il potere legislativo vota a favore di un ricorso alla Consulta contro il potere giudiziario che ha messo sotto inchiesta il capo dell’esecutivo. Un rompicapo per de Montesquieu.
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Affari di Stato
Fantapolitica vers. 3
Mondo arabo attraversato da fermenti, Italia ferma, indecisa sul da farsi ed incapace di gestire i massicci arrivi di migranti. Incredibile, ma vero, quella che una volta si fregiava di essere la settima potenza mondiale, trasforma in affare di Stato una semplice questione umanitaria.
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Realpolitik
Fantapolitica vers. 3
Guerra in Libia e forti rivendicazioni in quel mondo arabo che non accetta più di essere dominato da autentici dittatori. L’ambiguo atteggiamento delle potenze occidentali.
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La versione di Oscar
Fantapolitica vers. 3
Giannino, in un editoriale, critica i siti antinuclearisti che avevano paventato il rischio atomico già venerdì 11 e prende una cantonata storica, ritenendo che il nucleare moderno sia sicurissimo e che in Giappone non c'è stato alcun incidente.
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Se non ora, quando?
Fantapolitica vers. 3
Pubblico un pezzo che mi ha inviato Anna Ferrante, dietista, donna di sinistra e naturalmente indignata (ma forse è solo un eufemismo) per come certa destra considera la donna.
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Le bollenti notti di Ardcore
Fantapolitica vers. 3
Torna il bunga bunga, ma questa volta si rischiano seriamente elezioni anticipate. E i berluscones non sanno cosa inventarsi per limitare il calo di consensi per il loro capo.
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Fabbrichetta Italia
Fantapolitica vers. 3
Fabbrica Italia e gli investimenti di Marchionne in cambio della rinuncia ad alcuni diritti acquisiti. Un caso di scuola emblematico del rapporto che si va affermando tra capitale e lavoro.
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Bunga bunga country
Fantapolitica vers. 3
La dittatura scientifica di Mister B. Siamo proprio sicuri che gli scandali sessuali del premier non siano altro che una grande arma di distrazione di massa? Dopo la Repubblica delle Banane, quella del Bunga Bunga.
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L’azzardo del Cavaliere
Fatto politico o semplicemente di potere? La stranissima crisi di Berlusconi IV, che rischia di mandarci ad elezioni anticipate dopo poco più di due anni. Ma il parallelo con il precedente governo Prodi sembra non essere così proponibile, considerate le differenze. - continua -
Il ritorno del Ganassa
Quando il gatto è fuori, nel PDL accade di tutto. Mentre Papi è in missione, Fini strapazza Bondi ed il relatore della manovra da 24,9 miliardi si inventa refusi, pronto a rimuoverli al primo stormir di proteste. Battute penose di un governo che ancora una volta corre il rischio di non mangiare il panettone. - continua -
Lo specchio deformato
Sconfitta per 3 a 2 contro la Slovacchia e via con ignominia dal Mondiale sudafricano. La vittoria ha tanti padri, la sconfitta è quasi sempre orfana. A questa nazionale forse solo in pochi hanno creduto, quelli che si sono ostinati pervicacemente a farlo - continua -
L'uomo con il maglione - parte 2
Ciò che lascia perplessi in tutta questa vicenda, è la reazione del mondo politico in generale, e delle forze di destra in particolare, ad alcune dichiarazioni francamente avventate dell’amministratore delegato. Tempo fa, intervistato sul caso dello stabilimento di Termini Imerese - continua -
L'uomo con il maglione - parte 1
Indubbiamente, la vicenda di Pomigliano d’Arco costituisce un autentico unicum nell’Italia repubblicana, se non altro per come si possa perfino vaticinare la fine dello stato di diritto, così come lo abbiamo conosciuto sinora, e sacrificarlo sull’altare della globalizzazione - continua -
Ridimensionamento dei metodi di indagine con intercettazioni telefoniche e compressione della libertà di stampa e del diritto ad essere informati da parte dei cittadini. Una nazione che ha perso la sua anima e la sua capacità di raccontarsi.
Un’inchiesta aperta a Trani per carte di credito a tasso usuraio ed il premier finisce sotto inchiesta per minacce e concussione. Un uomo perseguitato dalla giustizia che non riesce mai a telefonare senza commettere un qualche reato.
Piccoli casi isolati? Mele marce, birbantelli o il sintomo di un male esteso che colpisce la politica in generale e quella di un certo colore in particolare? La corruzione che diventa sistema e che si lascia infiltrare pesantemente perfino dalla malavita organizzata, dalle mafie.
Pubblico la presa di posizione del WWF Italia in merito alla decisione del Ministro Scajola di impugnare quelle leggi regionali che di fatto impediscono la costruzione di centrali nucleari senza che vi sia l’accordo delle Regioni.
Il dott. Bertolaso Guido, ministro prossimo venturo per investitura diretta del PresdelCons, entra a gran titolo nel club dei gaffeur internazionali, ridotta assurta a dignità di circolo esclusivo da quando il Berlusca lo anima con le sue irresistibili gag. Se la prende con gli americani che non sarebbero sufficientemente bravi nel portare aiuti alle popolazioni haitiane devastate dal terremoto. Un'uscita che ricorda quella di un irresistibile personaggio di "Pulp fiction": sono Wolf e risolvo i problemi.
Il capolavoro di Baffino di ferro. Riesce a far perdere Boccia per la seconda volta alle primarie. Non contento, manda fuori tempo massimo Casini che pur di rimanere in gioco ed evitare l’onta dell’umiliazione di chiedere il pane ad uno dei due forni, è costretto ad attrezzarsi in proprio con uno nuovo di zecca affidato ad Adriana Poli Bortone.
Giornata di festa per il PDL in cui non mancano le solite invettive del premier contro giudici e avversari politici. Il bagno di folla finisce però con un aggressione. Un ingegnere di 42 anni con problemi psichici lancia contro Berlusconi un oggetto che lo colpisce al volto. Dal PDL si grida all’attentato.
Sull’orlo del baratro ed in prossimità di un disastro ecologico dai contorni apocalittici. Eppure Papi non sembra aver capito. Le sue ossessioni sono altre. Delirio senile o strategia comunicativa? Mentre le notizie vengono fatte passare davanti al teleschermo a velocità supersonica, pochissimo si riferisce di un altro caso: quello del Cunsky, il mercantile affondato al di là delle coste ioniche sospettato di essersi inabissato con un carico di materiale radioattivo.
La prima puntata di Annozero fa infuriare il premier che in visita all'estero parla per interposta persona, il ministro Scajola, e fa attivare una procedura di censura nei confronti di Santoro. A mandarlo su tutte le furie sembra sia stata la partecipazione alla trasmissione di Patrizia D'Addario, la escort barese che ha offerto i suoi servizi al Berlusca.
Riprende Annozero (la trasmissione giornalistica di Michele Santoro) con il contratto di Travaglio non ancora firmato e i trailer bloccati. Santoro fa circolare un'e-mail in cui chiede a tutti gli utenti della rete di diffonderli. E' quello che abbiamo fatto.
Si può definire regime quello di Berlusconi o siamo alla barzelletta finale di un caudillo che non perde tempo per attaccare ogni voce di dissenso possibile? Autoritarismo democratico o regime di stampo sudamericano? Quanto conta nel programma politico del premier il Piano di Rinascita democratica della P2?
Lo strambo attacco di Feltri a “l’Avvenire” è una questione solo italiana o dietro vi è l’azione di qualche potenza alleata decisa a liberarsi di Berlusconi? La pazza storia di questa fine estate finita in un guazzabuglio nel quale nessuno sembra trovare il bandolo della matassa, premier compreso.
La politica si fa furba. Ha capito che gli innamoramenti leghisti possono produrre qualche contraccolpo nelle roccaforti della Destra nel Meridione: parte di Italia che ha premiato oltremodo le politiche incredibili dei governi di Papi. Tentano una via di fuga con il Partito del Sud, strada irta di difficoltà.
Nuovo terremoto in Italia, questa volta in Abruzzo. Una tragedia come sempre annunciata e per certi aspetti peggiore delle precedenti, per quanto accaduto prima e per quello che si è scoperto dopo. Sempre il risultato delle solite furberie, imbrogli, irregolarità, violazioni che ci fanno rassomigliare più a nazioni dei paesi emergenti che a quella che si propaganda come settima potenza mondiale. Quasi tutti i vizi di una comunità nazionale che sta perdendo, o ha già perso, l’amore per se stessa.
Berlusconi non rinuncia mai alle sue uscite estemporanee condite da gaffe incredibili. Questa volta è toccato alla tragedia dei desaparecidos in cui sono state coinvolte anche famiglie italiane. Gaffeur involontario e impenitente o precisa strategia comunicativa?
Uno strano attivismo coglie il Governo che lo porta a boicottare prima la clinica “Città di Udine”, poi a tentare di annullare una sentenza della Cassazione per decreto ed infine a rallentare i tempi per la legge sul testamento biologico, tornata in commissione dopo che la morte di Eluana ha reso non più “urgente” la discussione ed, eventualmente, l’approvazione.
Un caso pubblico o lo sfruttamento di una vicenda privata per pura propaganda politica? Un passaggio obbligato di civiltà o una gigantesca arma di distrazione di massa? L’Italia si divide sul fine vita, ma dimentica che la civiltà sta nella tolleranza e nella capacità di porsi pacatamente e rispettosamente questioni fondamentali, possibilmente senza ideologismi.
Il Governo Berlusconi si pone il problema di come superare la crisi economica e dal cilindro di Tremonti sbuca una iniziativa che di futuristico ha solo la plastica con cui è fatta; per il resto è una vecchia riedizione della tessera di povertà. Alle origini di una crisi annunciata, ma, più che prevista ed affrontata, semplicemente esorcizzata.
Seconda puntata di Quinte colonne. Il sen. Latorre passa i pizzini all'on. Bocchino del PDL ed il sen. Villari proprio non vuole saperne di dimettersi.
I guai per l'opposizione non vengono tutti dal Governo, ci sono episodi che fanno pensare all'esistenza di quinte colonne interne alle forze che si oppongono alla Destra.
Ennesima gaffe di Berlusconi che definisce Barak Obama bello, giovane e abbronzato suscitando polemiche in mezzo mondo e anzichè scusarsi aggiunge che la sua era semplicemente una carineria e chi non capisce è un imbecille.
La rivolta nelle Università e nelle scuole in seguito all'approvazione della Legge Gelmini ha rievocato per qualcuno antichi fantasmi. Sarà tornato il "68 o ci troviamo semplicemente d'avanti ad una legittima protesta di studenti, insegnanti e lavoratori della scuola in genere preoccupati per il loro futuro?
La questione ambientale si può ancora ritenere tale o appartiene al novero di quegli argomenti che possono avere più o meno successo a seconda del momento?
I neoleninisti, ovvero quell'intreccio di capitalisti e liberisti che di fronte ad una crisi epocale in cui tutti i santuari del capitalismo sembrano in caduta libera, invocano a gran voce l'intervento dello Stato.
L'affaire Alitalia sembra essersi concluso. A CAI sono finite le attività produttive della compagnia di andiera, mentre il resto rimane allo stato nelle isponibilità del Commissario straordinario che dovrà decidere come chiudere la faccenda. Non è scluso che alla fine dovremo ritrovarci sul groppone una somma di qualche miliardo di euro in nome dell'italianità presunta del gruppo.
Seconda e per ora ultima parte dell'affaire Alitalia. Air France che si ritira, il Caimano che vince le elezioni ed ora deve tenere fede alle promesse. Ne viene fuori un pateracchio ed il forte rischio che di tutta l'operazione possa rimanere solo un pessimo odore di bruciato.
Alitalia. Un caso politico o imprenditoriale? Ricostruendo gli eventi sembra quasi che dietro quanto accaduto, a partire dal fallimento della proposta Air France, alla costituzione della Compagnia aerea italiana, ci sia un'abile regia politica a cui si son prestati sia imprenditori che sindacati.
E' ancora lecito sperare e pensare di avere un futuro in Italia? Sguardo su una generazione disincantata che nonostante tutto si illude ancora che sia possibile non già cambiare il mondo, ma quanto meno riuscire a sbarcare il lunario.
Esiste ancora un'opinione pubblica di sinistra in Italia? Scalfari sostiene che c'è, ma è in profonda crisi di identità, schiacciata tra una visione del mondo che non le appartiene, ma che pregna ogni giorno la nostra vita, ed una crisi politica che sembra non avere sbocchi
Mentre nel cuore dell'Europa infuriano venti di guerra, il premier è nel suo ritiro vacanziero di Villa Certosa in Sardegna; il Ministro degli Esteri, Frattini è invece alle Maldive a godersi le immersioni di Ferragosto.
Risposta alla lettere che io ed altri italiani abbiamo ricevuto dall'attuale capo dell'opposizione, nonchè aspirante premier per la quinta volta. Quando si dice il nuovo che avanza