Quella lunga estate calda
Fervono i bilanci dell’Estate canosina e l’Amministrazione della città si dà i voti da sola. Tutti ottimi ovviamente. “E’ stata un’estate ricca di eventi, la città ha risposto presente e questo premia il lavoro di tutti i principali attori dell’Estate Canosina 2024. L’organizzazione ha richiesto numerose energie ma il prodotto finale ha ripagato ogni sforzo. Anche chi non ha avuto modo di staccare da quella che è la quotidianità lavorativa, è riuscito a passare momenti di svago all’insegna del divertimento. Ancora una volta, abbiamo creduto nella collaborazione fra pubblico e privato, ed è per questo che intendiamo ringraziare tutte le aziende e realtà imprenditoriali della nostra città che ci hanno affiancato in questo percorso. Ci vediamo il prossimo anno, cercando di migliorare e di fare tesoro di tutti i suggerimenti dei cittadini, a cui va il nostro ringraziamento per aver popolato e resa più gioiosa la nostra città”
(dichiarazione congiunta assessori Cristina Saccinto e Saverio Di Nunno) .
Proprio non ce la fanno a pronunciare quella fatidica parola che ricorre negli allegati alle delibere dell’Estate canosina: sponsor. Il consigliere di maggioranza che discretamente e nel suo piccolo canta le lodi dell’amministrazione di cui fa parte, le indica come attrazione di investimenti e stimolazione del contributo di privati ed imprese; gli assessori alla Cultura ed agli Eventi si mantengono comunque vaghi e scrivono di collaborazione tra pubblico e privato, dove il privato a cui fanno riferimento sono taluni soggetti economici, aziende e imprenditori d’area.
Un paradosso, se vogliamo, o un fritto misto. Da una parte ci sono associazioni che per poter godere del patrocinio ed, eventualmente, di un contributo da parte dell’amministrazione comunale non possono organizzare manifestazioni con “
qualsiasi fine di lucro ”, dall’altra ci sono aziende e imprenditori che per poter campare devono necessariamente perseguire scopi di lucro. In mezzo una bella linea grigia nella quale prevale l’ambiguità. Se un imprenditore funge da sponsor per una serata di intrattenimento in una piazza pubblica, dove è ben in vista il logo del Comune di Canosa di Puglia, e in virtù di ciò gode di un certo rilancio pubblicitario, lo fa a scopo di lucro indiretto o è semplicemente un filantropo che vuole aiutare la sua città?
Già nel Vangelo si stigmatizza chi si fa vanto di essere caritatevole sempre che l’universo mondo lo veda e lo intenda. E’ una carità pelosa. La carità si fa ma non si pubblicizza e, tra l’altro, se quelle aziende o imprenditori ci avessero tenuto così tanto alla crescita della propria città, ci chiediamo come mai hanno atteso il cambio dell’amministrazione politica per farlo. Il nostro consigliere di maggioranza scrive di attrazione di investimenti, dimenticando che la caratteristica di un investimento economico è quello di una spesa iniziale anche importante che dà i suoi frutti nel tempo. Bruciare risorse per un evento che al massimo può durare un paio d’ore, potrebbe configurarsi anche come investimento, a condizione però che i suoi frutti siano di natura molto diversa da quelli che ci attendiamo. Magari una sorta di
capatio benevolentiae verso il potente di turno, che in qualche modo dovrà o restituire il favore o magari evitare di essere troppo zelante nei suoi doveri d’ufficio, oppure un modo, per l’imprenditore, di assicurarsi a quel cerchio magico di soggetti che orbitano intorno al potere e da questo ne traggono vantaggio e magari anche profitto.
Gli eventi sponsorizzati che però risultano in capo all’Amministrazione e non a soggetti privati, quest’anno sono cresciuti in quantità. Sono stati sette nel 2023, son diventati 10 nel 2024, e i nomi di chi ha voluto regalarsi visibilità comparendo nel cartellone degli eventi, ben evidenziando quel sostantivo (sponsor), tracciano un po’ la mappa del potere della Destra a Canosa, perché in fin dei conti di questo si tratta e a questo servono: creare consenso intorno ad un’amministrazione che annaspa di fronte ai problemi reali della città, che sono anche di decoro urbano, come più volte segnalato, ma anche di scarsa presa sul territorio.
L’amministrazione delle personcine perbene non si è resa conto che vi sono aree della città totalmente fuori controllo e della forte pervasività di una delinquenza legata allo spaccio di stupefacenti che si sostituisce perfino agli enti pubblici nell’assicurare non già il benessere ma almeno la sopravvivenza, meglio di quanto faccia una imprenditoria locale che per quanto si mostri particolarmente generosa nell’aiutare il sindaco a far bella figura con i suoi concittadini e a regalare il sogno, l’illusione che almeno in estate la città sia perfino vivibile come un luna park, non riesce a garantire quel minimo di occupazione e di salari decenti.
Nel suo post, anche il nostro incauto consigliere di maggioranza ammette che “
c’è sempre da migliorare ” e che “
il lavoro di una amministrazione comunale non è solo quello della Festa, ma ora godiamoci questi giorni e queste serate piene di colori, di musica, di buon umore ”.
Ecco, l’estate è finita ed è giunto l’autunno. Almeno, possiamo sapere quanto hanno speso gli sponsor privati per regalarci questa fantastica estate e chi pagherà poi il conto? Quello vero intendo.
P.S.: nel calendario dell’Estate canosina compare un evento il 23 luglio (“Love summer festival”) con i cantanti Ivana Spagna, Alan Sorrenti e Corona, che risulta organizzato dall’Amministrazione comunale ma senza l’indicazione dello sponsor. Poi in alto è riportato “Giardino del Mago”, una nota sala ricevimenti. A che categoria appartiene questo evento? A quelli organizzati dall’Amministrazione ma senza sponsor? E che cosa vuol dire quell’indicazione? Il Giardino del Mago a che titola figura?
Sabino Saccinto Vers. pdf Pubblicato il 07/10/2024 h 12:36:38
Modificato il 07/10/2024 h 12:50:06
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