Home - page S. Giorgio Village Contrada Tufarelle Locale Nazionale Contattaci

Giorgio Ambrosoli

Angelo Vassallo

Post correlati

La caduta degli dei

Ernesto c’é

S&L

A volte ritornano

Deriva democratica

Quello che Renzi non capisce

Il colonnello Renzy

Sinistra, se ci sei batti un colpo

Caos PD

Canosa democratica

Il lavoro secondo Matteo

I fratelli coltelli della sinistra.

Non c’eravamo poi tanto amati

Il partito dei disperati che sperano

Io Sabino

I perdenti – parte 1

I biperdenti – parte 2

E Sabino riuscì a non diventare sindaco

Il demagogo buffo

La palude

State sereni

I michelonidi

Il reazionario

L’autocensura

Mago Michelone

L’avviso fantasma

L’avviso fantasma

Switch-on

Il partito fluido

Trovati i colpevoli

Il signor Ma Anche

Il neomelodico

Estate canosina: le stranezze

Il versetto satanico

Il versetto satanico

Lo sponsor

Quella lunga estate calda

Fantapolitica vers. 3

Siti di interesse locale


Nino Imbrici blog

Agostino Di Ciaula blog La voce degli invisibili

Leonardo Mangini blog

Comune di canosa di Puglia

Canusium

Associazione sportiva Canusium

Campi diomedei

Presepe vivente

Canosa presepi

Canosa - sito in allestimento

Promozione del vino DOC

VIX & Co. - Gli incursori del web (vecchio sito)

VIX & Co. - Gli incursori del web (nuovo sito)

Giuseppe Cioce, consulente finanziario indipendente

Articoli per altri siti


Forum e nik name - 09.07.07

Pizzuto presidente del Consiglio comunale - 13.07.07

Registro tumori 1 - 29.11.07

Registro tumori 2 - 11.12.07

S. Giorgio Village - 04.01.08

Emergenza rifiuti in Campania - 06.01.08

Lo sciocchezzaio di Canosaweb - 15.01.08

Corte di Giustizia europea sul caso Europa 7 - 02.02.08

Commento all'articolo del consigliere Forino - 06.02.08

Risposta al consigliere Forino - 07.02.08

Primarie del PD a Canosa - 11.02.08

Antipolitica - 11.02.08

Le dimissioni mancate del Sindaco - 14.02.08

Legge sull'aborto - 19.02.08

Lettera aperta al sindaco - 21.02.08

Polemica elettorale con Seneca - 24.02.08

Serve davvero un programma in politica - 26.02.08

I fratellini di Gravina - 28.02.08

I nuovi ricchi - 05.03.08

La tragedia del Truck center - 06.03.08

Riforma della Pubblica Amministrazione - 10.03.08

Replica alla CGIL - 13.03.08

Soccorso nero - 18.03.08

Replica ad Eraclio - 24.03.08

Replica al prof. Metta - 27.03.08

La CGIL ed il S. Giorgio Village - 30.03.08

Contrada Tufarelle 2 - 11.04.08

Il 25 Aprile - 26.04.08

Naziskin a Verona - 06.05.08

Lettera aperta a Michele Pizzuto - 24.06.08

Contrada Tufarelle e Registro Tumori - 18.07.08

Consiglio comunale monotematico - 25.07.08

Il ritorno di Obi-One - 15.02.09

Il sonno della ragione genera mostri - 16.02.09

Il miraggio dell'assegno di cura e della dote per i primi nati - 03.03.09

Lo smascheratore smascherato - 03.06.09

Dieci domande alla dott.ssa Lombardi - 16.06.09

Lettera aperta all'assessore Caracciolo - 23.07.09

Bossi, l'inno nazionale e le anime belle - 22.08.09

Destra in crisi di identità - 12.10.09

Gruppo vacanze Calabria - 05.11.09

Siti di interesse nazionale


Aricolo 21 liberi di

Micromega

Società civile

Il sito ufficiale di Piero Ricca. L'uomo che diede del buffone o puffone al Cavaliere

Famiglia cristiana

Voglio scendere. Curato da Marco Travaglio, Peter Gomez

Democrazialegalita.it Periodico on-line diretto da Elio Veltri

Informazione.it Sito giornalistico che raccoglie notizie da altre testate della rete

DEI DIRITTI E DELLE PENE

Riceviamo e pubblichiamo un articolo della dott.ssa Serena Stringari su quanto sta accadendo in Iran soprattutto a carico delle donne, ma non solo. Nella rete del regime islamico sono finiti anche intellettuali, giovani manifestanti, un po’ tutta la società civile iraniana che non accetta più di essere governata da un regime retrivo e di vivere in una teocrazia che si ispira alla legge islamica.

Women, life, freedom! Sono queste le parole che vengono scandite da giorni, in tutte le piazze del mondo, per manifestare a favore delle donne in Iran. Parole che racchiudono la volontà di esprimere la piena solidarietà a donne e uomini che rischiano la propria vita per difendere quel sacrosanto principio di tutela dei diritti umani che noi occidentali spesso diamo per scontato e che in, ancora troppe parti del mondo, rappresenta una difficile conquista. Persino il diritto a manifestare è punito con inaudita ferocia: solo negli ultimi giorni sono stati messi a morte, tramite impiccagione, due giovanissimi manifestanti con l’accusa di “moharebeh” una parola che significa “guerra contro Dio”. Quale Dio, ci chiediamo, potrebbe mai giustificare il troncare una giovane vita? Nessun dio è la risposta perché sono gli uomini che nascondendosi dietro una presunta volontà divina, agiscono arbitrariamente per interessi personali. Repressioni messe in atto dalla famigerata “polizia morale” attraverso l’utilizzo di armi da fuoco contro i manifestanti, torture agli stessi o a semplici passanti e arresti indiscriminati con sentenze di condanna sommarie e definitive sono, ormai tristemente, all’ordine del giorno. Nessun processo, nessun diritto ad essere difesi legalmente, confessioni estorte con maltrattamenti; nulla di tutto ciò che a noi appare scontato e sacrosanto per la tutela dell’essere umano viene applicato in Iran. Pene capitali, torture, abusi ecco ciò che è lecito fare da parte di uno stato che fonda sulla dittatura teocratica i suoi principi legislativi. Un regime che è rimasto in piedi soprattutto per gli atti di forza perpetrati nei confronti della popolazione e che non ha fatto altro se non accrescere la rabbia negli abitanti. L’Iran è un paese che, sotto questa guida politica, non sta crescendo né socialmente, né economicamente, anzi vive una crisi seria: da una parte vi è un incremento dell’inflazione e della disoccupazione, dall’altra la corruzione diffusa. La morte della giovane Masha Amini, causata dalle percosse subite dalla “polizia religiosa” che l’aveva arrestata con l’accusa di non aver indossato bene il velo, è stata la scintilla di una protesta che è divampata come un fuoco tra i giovani che sono ormai insofferenti a questa situazione e che vogliono un cambiamento radicale nel proprio paese. Il fuoco della protesta è ormai inestinguibile perché le generazioni di giovanissimi, scelgono di correre anche il rischio di morire non vedendo speranze per il proprio futuro nella situazione attuale e sentendo di non avere più nulla da perdere. La disperazione è il propellente che alimenta la fiamma della rivolta che nessuna repressione potrà contenere ma solo una riforma del sistema della repubblica islamica con ad esempio l’eliminazione dell’obbligatorietà del velo, l’alleggerimento delle imposizioni legislative e la restrizione dei poteri della guida suprema l’Ayatollah Ali Khamenei. “ Non vi vogliamo” questo è il messaggio che i giovani iraniani stanno lanciando e attraverso lo slogan “ Donne, vita- dicono la parola vita, non qualcosa di politico- e libertà comunicano al loro governo e al mondo intero, che non torneranno indietro. Questo grido di protesta non può e non deve restare inascoltato! E’ compito nostro, a cui tutti siamo chiamati, aggiungere le nostre voci e levarle alte perché la comunità internazionale faccia pressioni sul governo iraniano per mettere fine a questi soprusi, a questi abominevoli comportamenti che calpestano la dignità umana. Che prevalgano finalmente i diritti e termini l’attuazione di pene sproporzionate e disumane.

Serena Stringari

Sabino Saccinto

Vers. pdf
Pubblicato il 15/02/2023 h 17:50:52
Modificato il 15/02/2023 h 17:53:25

Condividi su Facebook

Riproduzione riservata

Registrati ed avrai la possibilità di commentare i post e di ricevere per e-mail un avviso di aggiornamento del sito.

Dueparole.eu é anche su Facebook