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L’avviso fantasma

Nell’anno europeo dei giovani, la Presidenza del Consiglio pubblica un avviso con il quale si intende incentivare la frequentazione di biblioteche. Ma all’Albo Pretorio del Comune di Canosa nessuno riesce a trovarlo, tranne un’associazione di giovani vicina, se non organica, alla Destra.

Le politiche giovanili sono una gran bella cosa, ma l’incidente in cui è incappato il sindaco di Canosa dott. Malcangio Vito ha un qual che di imbarazzante, tanto da aver provocato la reazione indignata dell’ing. Tomaselli Giuseppe, consigliere di opposizione. La vicenda riguarda un’associazione, la Switch-on, o meglio un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche Giovanili, denominato “Giovani in biblioteca”. In cosa consiste? Lo dice il bando stesso nella premessa: “Nell’Anno europeo dei giovani, il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, in collaborazione con la Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni, intende promuovere azioni tese ad ampliare significativamente l’offerta di spazi di aggregazione destinati alla ripresa della socialità di ragazze e ragazzi rientranti nel target di popolazione con età 14-35 anni.”
Aggiunge dopo: “Per raggiungere tale obiettivo strategico, si vuole favorire l’utilizzo, da parte delle giovani generazioni, degli spazi disponibili all’interno delle biblioteche pubbliche, attraverso il finanziamento di proposte progettuali volte alla realizzazione di luoghi polivalenti e innovativi, aperti con orari estesi che ne consentano un’ampia fruibilità, nei quali i giovani possano condividere idee, percorsi e occasioni formative, culturali, ricreative, di incontro e confronto e che abbiano come specifico target la popolazione rientrante nella richiamata fascia di età.”
Si badi bene ad una condizione che viene posta dal bando: gli spazi devono essere interni a biblioteche pubbliche. Condizione che viene anche ribadita al comma 2 dell’art. 2, con l’aggiunta che devono essere funzionanti e operative.
Questo, in sintesi estrema, quanto prevede il bando. Ora veniamo alla delibera e alla parte che ha provocato l’ira fredda dell’ing. Tomaselli. La Delibera di Giunta è la 174 del 27 ottobre e in premessa riporta: “l’Avviso pubblico di che trattasi, al fine di darne massima diffusione, è stato pubblicato all’Albo Pretorio on line del Comune di Canosa con numero di registro 2316/2022”. In realtà, i solerti funzionari del Comune devono essersi incartati, anche perché hanno fatto tutto di fretta e la fretta non è mai foriera di cose fatte bene. Il bando nazionale prevede al comma 4 dell’art. 1 che il “soggetto capofila del partenariato è l’ente pubblico titolare della biblioteca”, ma in nessuna parte della delibera si fa mai riferimento ad una biblioteca di proprietà dell’Ente. In premessa infatti scrivono: “con Avviso pubblico emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale – denominato GIOVANI IN BIBLIOTECA si intende realizzare azioni volte a favorire e sostenere la creazione di spazi di aggregazione destinati alle giovani generazioni nei quali promuovere e coordinare attività ludico-ricreative, sociali, educative, culturali e formative, per un corretto utilizzo del tempo libero”.
Che è più o meno quello che dice il bando nazionale, ma nella delibera non è specificato che tale bando avrebbe un senso se una biblioteca comunale esistesse realmente. Inoltre, l’avviso nazionale non prevede le modalità con i quali gli Enti scelgono il partner e ciò innesca uno strano cortocircuito, che porta a evocare un avviso pubblico che è della Presidenza del Consiglio dei Ministri e non del Comune di Canosa di Puglia, e ad assegnargli un numero di registro all’Albo Pretorio (il famigerato 2316/2022) che nessuno, ad iniziare dall’ing. Tomaselli, è riuscito a trovare. In questo senso sono stati molto più bravi i ragazzi della Switch-on, che nella comunicazione urgente che il 27 ottobre mandano direttamente al sindaco, riportano esplicitamente nell’oggetto “Avviso pubblicato con il n. 2316/2022 all’albo pretorio online del Comune di Canosa di Puglia”.
Peccato che l’abbiano visto solo loro, evidentemente godono di uno speciale accesso all’Albo Pretorio. Inoltre fanno anche confusione sulle date. Scrive il sindaco nella delibera: “ogni soggetto proponente può presentare una proposta progettuale entro il termine perentorio delle ore 12:00 del giorno 31.10.2022 quantunque l’Avviso preveda il finanziamento dei progetti presentati secondo l’ordine cronologico di arrivo e fino ad esaurimento dei fondi disponibili”.
Indubbiamente una frase ambigua. Il soggetto proponente, in realtà, non è l’associazione che chiede al Comune il partenariato, ma è il Comune stesso, come da bando nazionale. Ma quella frase, inserita in quel punto della delibera e unita al famigerato avviso 2316/2022, induce in errore. Fa capire che chi è interessato al partenariato col Comune dovrebbe manifestare il suo interesse entro quella data, ma come potrebbe mai essere sottoposto a selezione se la delibera con la quale il Comune ha già scelto il suo partner è addirittura antecedente a quella data?
Indubbiamente un provvedimento fatto con i piedi, reso ancora più strano da una frase contenuta nella manifestazione di interesse dell’associazione giovanile: “Più nello specifico si precisa che la proposta progettuale per la quale l’associazione scrivente si propone, si sostanzia nella realizzazione di una biblioteca fisica e digitale, con annessi laboratori per svolgere attività ludico-ricreative, sociali, educative, culturali e formative che si propone di realizzare nell’immobile su due livelli in pieno centro cittadino tra le vie Marconi e Via John Fitzgerald Kennedy”.
Sembra che nessuno abbia letto l’avviso nazionale. Il bando non finanzia nuove biblioteche, ma si prefigge di migliorare e modernizzare quelle esistenti. Inoltre è piuttosto singolare che un’associazione di giovani, importanti per quanto siano, indichi ad un’amministrazione comunale come utilizzare un edificio di sua proprietà e che la Giunta accetti quasi supinamente. Di solito per l’assegnazione di beni di proprietà degli Enti pubblici si seguono procedure ad hoc che non possono essere esperite nel tempo record di un giorno. Scrive infatti nella delibera: “la proposta progettuale per la quale la predetta Associazione si è proposta riguarda la realizzazione di una biblioteca fisica e digitale, con annessi laboratori per svolgere attività ludico-ricreative, sociali, educative, culturali e formative che si propone di realizzare nell’immobile comunale, su due livelli, in pieno centro cittadino, tra le vie Marconi e Via John Fitzgerald Kennedy, con accesso dalla Via Marconi n.1 A”.
E per farlo indica anche una cifra di cofinanziamento: 30 mila € che saranno spesi per ristrutturare i locali se il Dipartimento finanzierà il progetto.


Sabino Saccinto

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Pubblicato il 23/11/2022 h 12:41:27
Modificato il 23/11/2022 h 12:44:45

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