Francè Nibor Dooh
Si discute in Consiglio comunale di due provvedimenti non graditi alla Destra: l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione ed il costo delle sedute della Commissione per il paesaggio. A volte, semplici dichiarazioni possono essere molto più convincenti ed indicative di fiumi di parole, rivelatrici della vera natura di uomini che per interi lustri hanno amministrato città. Sennò, come definire quelle di Ventola (Francè per gli amici) nel consiglio comunale del 2 luglio?
Eppure, quell’accanirsi su due punti in particolare, per i quali ha chiesto un rinvio, la dicono lunga sulla politica che ha seguito la destra in questi anni e su quali erano, ma ancora sono, i suoi soggetti di riferimento e le sue priorità, ben rappresentati entrambi tra il pubblico quella sera.
Si discute di oneri di urbanizzazione. Si scopre che gli ultimi adeguamenti risalgono a più di cinque anni prima. Ma questo per Francè non è un problema, si sa che l’adeguamento, per legge – sostiene - si fa ogni cinque anni, salvo poi lamentarsi se i costi lievitano esponenzialmente e di colpo: paradossi che trasfigurano uomini - che non hanno esitato a concedere appalti generosi a società che hanno preso in gestione il cimitero, moltiplicando i costi di tumulazione a carico del normale cittadino - in paladini dei tartassati, quelli di decurtisiana memoria per intenderci; gente sempre prima a lamentarsi, e sempre per le troppe tasse, che per anni ha goduto di trattamenti di favore, visto che Francè mai si è preoccupato di rivedere gli oneri di urbanizzazione. Paradossi della storia.
A pensarci bene, si rasenta Ionesco. Gli aumenti arrivano quando l’edilizia è praticamente ferma e i Comuni difficilmente realizzeranno qualcosa rivedendo i balzelli, mentre quando la città era tutto un cantiere, ci pensava Francè ad evitare che i costi, per i costruttori, aumentassero oltremodo.
Nonostante questo, anziché cospargersi la testa di cenere e fare ammenda per il passato, il nostro Nibor Dooh, che prende ai poveri per donare ai ricchi, fa pure l’indignato e punta il dito accusatore contro la sinistra di rapina, rispolverando immagini che la destra berlusconiana riservava ai ministri delle Finanze dell’Ulivo qualche lustro fa, prima che Tremonti li imitasse in filigrana: truculente figure di esattori succhia sangue, vampiri che prelevano da chi può dare non per un discutibile senso di giustizia sociale, quanto per puro sadismo. Icone che ritornano rivestite di demagogia, dalla retorica dell’imprenditore sedicente buono (figura di riferimento mitica quanto farlocca per l’universo berlusconiano) vessato dalle tasse, allo Stato a cui nulla si dà ma tutto si chiede. Falsità. Si dimostra che proprio sul punto degli oneri di urbanizzazione, il mancato adeguamento ai tassi ISTAT ha di fatto avvantaggiato i costruttori edili, non avendo quest’ultimi partecipato alle spese per strade, fogne e quant’altro nella misura che il buon senso, prima della legge, avrebbe prescritto. Ma il meglio di sé, Francè Nibor Dooh lo dà quando rievoca le cause che hanno prodotto questa repentina accelerata sul fronte delle imposizioni fiscali. La Corte dei Conti, che a Lecce ha voluto vederci chiaro su quei contributi fermi già da un bel po’, non rappresenta un problema per Francè, perché tra l’apertura di un’indagine e la sua conclusione vi è di mezzo un mare fatto di richieste di chiarimenti, spiegazioni e quant’altro. Insomma, pastoie burocratiche in cui annega la giustizia e prospera, di converso, il malaffare. E sempre secondo Francè Nibor Dooh, non tutti i procedimenti si concludono con una condanna, lui lo sa bene, visto che è stato condannato in primo grado a dieci mesi per abuso di ufficio e poi assolto, su richiesta della Procura, in Appello. C’è sempre un giudice di Appello o di Cassazione a Berlino che ti permette di farla franca.
Siamo al di là del bene e del male. In politica non vige più il principio per il quale se una cosa è sbagliata, lo è a prescindere. Siamo al sofisma, alla misura in cui, al calcolo probabilistico di essere pizzicati, al dritto che ci prova. Certo, in questo senso la sinistra avrebbe potuto essere un tantino più cinica, più scafata. Se davvero la Procura della Corte dei Conti avesse aperto un’indagine, un adeguamento progressivo in un paio d’anni degli oneri avrebbe potuto avere una motivazione politica non affatto pellegrina: in periodi di crisi non si alzano le tasse, anche la Corte dei Conti lo sostiene spesso nelle sue prolusioni. E poi, un’amministrazione entrante può farsi carico di tutti gli errori di quella precedente, ma a tutto c’è un limite, una misura che non può essere superata. Una qualche responsabilità per il pregresso qualcuno se la deve pur assumere. Invece le sciagure si raddoppiano: da una parte chi soffre di ansia da prestazione per voler fare a tutti i costi la cosa giusta, dall’altra chi si guarda, e non poco, dal porre al centro dell’universo il bene comune, la giustizia sociale. Alla domanda se a Francè Nibor Dooh paresse normale, ad esempio, che il costo delle commissioni paesaggistiche ricadesse sulla collettività piuttosto che sui soggetti sottoposti ad esame (sempre gli imprenditori edili, nella fattispecie), ha risposto seraficamente: “ma io non ho aumentato le tasse”. E già, sarebbe molto interessante sapere come sono state finanziate in passato certe prestazioni, anche se in politica non manca mai di trovare chi tenta di dimostrarti che due più due non fa quattro. E quello della Commissione del paesaggio è un irrisolto che a volte riaffiora. Adesso si discute del costo, quando a stabilirlo fu proprio Francè con una sua delibera. Quando era a carico della fiscalità generale, che tradotto vuol dire di tutti e non di nessuno come vorrebbe dare ad intendere Francè Nibor Dooh, il problema non si poneva. Oggi che non può essere considerato un servizio indivisibile, sorgono osservazioni anche bizzarre, come di chi ha proposto di pagare l’onorario dei commissari solo se il loro parere è favorevole. Al massimo la codificazione della tangente, al minimo una sua apologia.
Sabino Saccinto Vers. pdf Pubblicato il 10/07/2013 h 06:40:55
Modificato il 13/07/2013 h 21:19:48
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