I due avvocati
Terzo episodio della saga dei debiti fuori bilancio. Questa volta i protagonisti sono due avvocati, sempre gli stessi, in due vicende molto simili legate all’edilizia ed alle opere di urbanizzazione primaria: le infrastrutture. Il 22 novembre 2012 sono state approvate due delibere,
la 37 e
la 38, molto simili nei fatti descritti in premessa e nei due protagonisti: l’avv. Gallo e l’avv. Patruno. Quest’ultimo è stato vicesindaco e assessore nella prima giunta Ventola, nonché consigliere, nato di opposizione poi diventato di maggioranza, uscente.
Entrambi i fatti descritti in queste due ultime delibere, riguardano la conclusione di contenziosi aperti anni fa, ad iniziare dal 1996, in uno dei numerosi periodi in cui Canosa è stata sottoposta ad una gestione commissariale. Avevano per oggetto l’assegnazione, previa graduatoria, a cooperative, ma anche ad imprese, di aree della Zona 167
“per la realizzazione di edilizia residenziale convenzionata”. Oggetto della contesa: i costi delle opere di urbanizzazione primaria (ovvero tutto ciò che attiene alla viabilità ed alla distribuzione dei servizi essenziali: acqua, gas e energia elettrica) in carico alle imprese realizzatrici dei fabbricati. E puntualmente la lite nacque intorno all’entità della spesa, che avrebbe dovuto essere contenuta secondo il Comune, maggiorata di fatto dall’impresa. Nella delibera 37, la Cooperativa edilizia Morena arl dichiarava di aver eseguito lavori, di cui chiedeva il ristoro, per 12.180,74 €, superiori di 842,71 € a quanto invece era stato oggetto di convenzione. Ora, al di là della
irritualità con cui la cooperativa comunicava il fine lavori e la richiesta di rimborsi, appare ora, ma il buon senso lo avrebbe suggerito anche allora, alquanto eccessiva la decisione dell’Ente di ricorrere in giudizio per una somma che si discostava meno di mille euro dal pattuito, considerati gli imprevisti o la rivalutazione dei prezzi dei materiali, su un montante, tra l’altro, che superava gli undici mila euro. In altre occasioni le amministrazioni sono state sempre molto prudenti in fatto di spese legali, preferendo evitare
“l’alea del giudizio” quando potevano. In questo caso, non è chiaro perché, si è fatta un’eccezione, bizzarra se si considera che probabilmente solo l’incarico ad un avvocato sarebbe costato più di quegli 800 euro di differenza.
Il fatto ancora più paradossale è che una richiesta di saldo del 25 settembre 2006 producesse un ricorso il 16 dicembre 2009 ed un incarico all’avv. Filippo Gallo il 18 febbraio 2010, con una conclusione inaspettata il 23 novembre 2011, quando il Giudice di Pace si pronunciò dando ragione alla cooperativa e condannando il Comune al pagamento della somma più gli interessi, nonché altri 1.050 € di spese legali, ovvero più del quantum oggetto della lite.
Il 29 marzo del 2012, il Comune decise di chiuderla lì, facendo, però, slittare i pagamenti a data da destinarsi. L’avv. Patruno – difensore della Morena – ne ebbe a male e precettò, il 12 ottobre 2012, il Comune, chiedendo che venissero versati a favore suo e del suo cliente 2.863,46 €, corrispondenti ad un debito complessivo di 3.063,46 €. Viene spontaneo porsi almeno un paio di domande. Era necessario imbarcarsi in questa causa o sarebbe stato più saggio riconoscere la differenza di spesa alla cooperativa ed evitare guai e maggiori oneri successivamente? L’avv. Patruno compare in delibera il 12 ottobre 2012, quando ormai era già un libero cittadino svincolato da cariche pubbliche. Ma chi è stato il difensore della Morena che il 16 dicembre 2009 ha promosso il ricorso? Ancora l’avv. Patruno? Se così fosse, significherebbe che lo stesso si trovava nella posizione di consigliere comunale (membro cioè di un organo deliberativo) e di avvocato di una parte in causa contro il Comune.
La delibera 38 è quasi speculare alla 37, anche se cambiano alcuni elementi piuttosto significativi, ad iniziare dalle date. Il soggetto che esegue i lavori non è una cooperativa, ma un’impresa: Costruire oggi s.n.c. Desta curiosità l’inversione del rapporto tra quanto convenuto come spesa per le opere di urbanizzazione (2.065,82 €) e quanto invece “Costruire oggi” accampa come richiesta il 21 gennaio 2008: 9.391,05 €, cioè 7.325,23 € in più; così come interessante è la data in cui viene avanzata la richiesta: quasi un anno e mezzo dopo rispetto alla Morena.
I due procedimenti seguono identico percorso: il 16 dicembre 2009 venne protocollato il ricorso; il 18 febbraio 2010 assegnato l’incarico di difensore del Comune all’avv. Filippo Gallo (ancora lui). Solo la sentenza arriva prima, da parte del Tribunale di Trani e non del Giudice di Pace: il 4 novembre 2011, con medesimo dispositivo: condanna nel merito ed al pagamento delle spese processuali (7.325,23 € più 2.000 di spese legali). Ancora il 29 marzo 2012 il Comune decise di non impugnare la sentenza e puntualmente il 12 ottobre 2012 l’atto di precetto dell’avv. Patruno. Il debito fuori bilancio questa volta è più sostanzioso: 11.971,30 €.
Sabino Saccinto Vers. pdf Pubblicato il 11/04/2013 h 07:37:44
Modificato il 15/01/2014 h 13:35:15
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